Non Dimenticare Le Fatture In Scadenza

I termini di pagamento sono uno degli elementi principali su cui dovrai prestare molta attenzione al fine di garantirti una corretta gestione non solo delle entrate ed uscite, ma del tuo business in generale.

Con il passaggio della fatturazione al mondo digitale e in cloud, vi sono alcuni elementi della fattura, che seppur non previsti dalla legge, rimangono essenziali al documento stesso.
Uno di questi elementi è proprio la data di scadenza della fattura. Infatti, pur non essendo prevista a livello legislativo, la data di scadenza non solo agevola il cliente a ricordarsi di saldare il debito, ma è anche di aiuto a gestire lo scadenzario fatture.

I Consigli Pratici Per Gestire Al Meglio La Data di Scadenza
1) Occhio alla data di emissione!È probabilmente più importante della data di scadenza stessa. Per esempio, per non incorrere in scadenze che coincidono con i giorni festivi, vi consigliamo di non emettere la fattura il:
- lunedì se la scadenza è a 90 giorni;
- mercoledì se la scadenza è a 60 giorni;
- venerdì se la scadenza è a 30 giorni.

2) Tener conto del periodo dell’anno (e festività) in cui la data di scadenza cade, cosi da agevolare il vostro cliente a saldare in tempo la fattura.

3) Scrivete la data per intero in modo da non creare confusione o dubbi al vostro cliente.

4) Organizzate il vostro scadenzario in modo da potervi garantire entrate mensili ed evitare di finire in rosso; perciò ancora una volta vi consigliamo di prestare attenzione alla data di emissione e calcolarvi le entrate mensili prima di fissare la data di scadenza.

Se il cliente non paga?

È inutile insinuare che tutti i clienti sono puntuali nei pagamenti e che non è capitato di rincorrere i clienti per chiedere di saldare una fattura poiché a tutti sarà capitato di sollecitare un pagamento.
Infatti, questa è proprio la prima azione che i piccoli e medi imprenditori cosi come anche i professionisti sono  intraprendono qualora uno (o più) dei loro clienti sono in ritardo con i pagamenti o addirittura decidono di non pagare: il sollecito di pagamento.

Vediamo nel dettaglio cos’è e come funziona il sollecito di pagamento

Il sollecito di pagamento non è altro che un promemoria della scadenza che il nostro cliente ha nei nostri confronti, un invito a saldare il debito in sospeso quanto prima. Qualora il nostro debito resta ancora insoluto, al primo sollecito di pagamento, si aggiunge di solito un secondo sollecito nel quale generalmente si invita il debitore a saldare il pagamento per evitare di far ricorso alle vie legali.
A tale sollecito possiamo allegarci gli interessi moratori.

Qualora il cliente ignora i solleciti e il debito resta ancora insoluto, l’azione legale risulta l’unica via restante. Prima di intraprendere la via legale, vi consigliamo di incontrare il vostro cliente (se possibile) o contattarlo telefonicamente per evitare di rovinare il rapporto e l’esperienza che il vostro cliente ha con la vostra azienda. Inoltre, considerate il rapporto spese legali e importo da incassare perché molto spesso le prime superano di gran lunga le seconde. Una chiamata al cliente vi garantisce molto spesso risultati migliori!

 

 

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