Quando usare TD17, TD18, TD19 nell’autofattura elettronica – Guida aggiornata 2025

Hai dubbi su quale codice usare tra TD17, TD18 o TD19 nella tua autofattura elettronica? In questa guida aggiornata al 2025 scopri in modo semplice quando usare ciascun codice, con esempi pratici, differenze, casi reali e gli errori più comuni da evitare per non ricevere scarti o sanzioni dall’Agenzia delle Entrate. Questa guida segue gli aggiornamenti normativi in vigore nel 2025 e ti aiuta ad evitare gli errori più comuni nella scelta del codice TD.

Quando usare TD17, TD18, TD19 nell’autofattura elettronica – Guida aggiornata 2025

Che cos’è l’autofattura elettronica e quando si emette

L’autofattura è un documento fiscale che un soggetto passivo emette in casi particolari, in sostituzione della fattura del fornitore. Nell’ambito della fattura elettronica, è obbligatoria in diverse situazioni previste dalla normativa:

  1. Acquisti da soggetti non residenti in Italia (fornitori UE ed extra-UE)
  2. Operazioni soggette a reverse charge
  3. Regolarizzazione di fatture non pervenute o con errori

Questi casi richiedono l’utilizzo di specifici codici TD, introdotti per tracciare con precisione la natura dell’operazione e permettere al Sistema di Interscambio (SDI) di validare correttamente il documento.

 

Che cosa cambia tra TD17, TD18 e TD19? Le differenze spiegate

Prima di scegliere quale codice TD utilizzare nell’autofattura elettronica, è fondamentale capire le differenze tra TD17, TD18 e TD19. Anche se possono sembrare simili, ognuno di questi codici si applica a un’operazione diversa (servizi, beni UE o beni extra UE) e un errore può portare a scarti o sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Capire la corretta applicazione dei codici TD è essenziale per evitare errori di registrazione o scarti dallo SDI. Ecco un riepilogo chiaro che ti aiuta a scegliere senza dubbi:

 

Codice Quando si usa Ambito / Operazione Note / Errori comuni
TD17 Servizi ricevuti da fornitori esteri Reverse charge per servizi UE ed extra UE  Spesso confuso con TD18
TD18 Acquisto di beni intracomunitari (UE) Autofattura per integrazione IVA (UE)  Non usare per servizi
TD19 Acquisto di beni da paesi extra UE Autofattura doganale / importazioni  Da non confondere con bolletta doganale

 

Come hai visto, ogni codice TD ha una funzione precisa e non è intercambiabile. Per evitare errori in autofattura, vediamo ora nel dettaglio quando utilizzare TD17, TD18 e TD19, con alcuni esempi reali per capire rapidamente quale codice utilizzare in base al tipo di operazione:

 

Caso pratico Paese del fornitore Tipo operazione Codice da usare
Servizio di consulenza marketing USA (extra UE) Prestazione di servizi estera → Reverse charge TD17
Acquisto merce all’ingrosso Germania (UE) Bene intracomunitario TD18
Importazione macchinari industriali Cina (extra UE) Bene importato → Autofattura doganale TD19
Servizio software / licenza SaaS Spagna (UE) Servizi digitali intra-UE TD17

 

Autofattura con reverse charge: significato e obblighi

L’autofattura con reverse charge si applica quando il fornitore estero non addebita l’IVA, e quindi il committente italiano deve assolverla con una autofattura elettronica.
Questo meccanismo di autofatturazione con reverse charge è frequente nei rapporti con fornitori UE o extra-UE che forniscono servizi o beni.

 

Come gestire le autofatture estere con i giusti codici TD

Le autofatture estere richiedono attenzione nella scelta del codice:

  • TD17 per servizi (es. consulenze, pubblicità)
  • TD18 per beni fisici (es. macchinari acquistati dall’estero)

Oltre al codice corretto, è fondamentale indicare l’operazione nel registro IVA, e assicurarsi che i dati siano coerenti con la contabilità aziendale. Un software gestionale automatizzato aiuta a evitare errori e duplicazioni.

Se emetti documenti verso clienti esteri privati, scopri anche come gestire la fattura elettronica per clienti UE ed extra-UE senza partita IVA, seguendo le regole dell’Agenzia delle Entrate.


Emettere un’autofattura con Software Semplice

Nella sezione VENDITE -> Autofattura tramite il pulsante Aggiungi Nuovo+ è possibile emettere una nuova autofattura. I campi presenti e gli elementi richiesti per la compilazione di un’autofattura coincidono con quelli previsti per l’emissione di una fattura standard:

  • Numero documento
  • Prestazioni/prodotti con quantità e aliquota IVA
  • Nel campo Tipo Documento FE è possibile selezionare dall’elenco fornito il tipo documento specifico per l’autofattura che si sta emettendo.

L’invio dell’autofattura allo SDI segue la stessa procedura delle fatture ordinarie. Ti suggeriamo il link alla guida di Software Semplice a come fare l'autofattura. In alternativa puoi importare un file XML di autofattura se ad esempio a generarla per te è stato il tuo commercialista.

Barcamenarsi tra codici e informazioni fiscali può spesso creare confusione. Se hai qualche dubbio ti consigliamo di consultare il tuo commercialista, saprà indicarti i dati corretti da inserire!

 

Domande frequenti su TD17, TD18 e TD19 (Aggiornato 2025)

Quando usare TD17 anziché TD18?

Usa TD17 per servizi ricevuti da fornitori esteri (UE o extra-UE) in reverse charge. TD18 è per beni acquistati intra-UE. Se l’operazione è un servizio, non usare TD18.

Qual è la differenza tra TD18 e TD19?

TD18 riguarda l’acquisto di beni intracomunitari (UE). TD19 si usa per beni importati da paesi extra-UE (autofattura legata all’importazione). Non confondere TD19 con la sola bolletta doganale.

Il reverse charge richiede sempre un’autofattura elettronica?

Sì, quando l’IVA è assolta dal committente italiano (tipicamente per servizi esteri) si emette un’autofattura elettronica via SDI con il codice corretto, di norma TD17.

Quali sono gli errori più comuni nella scelta del codice TD?

Errori frequenti: usare TD18 per servizi anziché TD17, usare TD17 per beni UE anziché TD18, confondere TD19 con la bolletta doganale, o non registrare correttamente l’autofattura nel registro IVA.

Come registro l’autofattura nei registri IVA?

In genere l’autofattura si registra nel registro IVA acquisti e, se previsto il reverse charge, anche in quello vendite. È importante rispettare le procedure contabili aziendali.

Entro quando devo inviare l’autofattura allo SDI?

È consigliabile inviare l’autofattura tempestivamente secondo le scadenze IVA. In caso di operazioni con reverse charge, l’emissione deve essere effettuata entro i termini fiscali previsti.

Per servizi digitali o SaaS da fornitore UE quale codice TD devo usare?

Per servizi digitali o SaaS ricevuti da un fornitore UE, in assenza di IVA addebitata, si applica il reverse charge e si usa il codice TD17.