Come fare una Fattura Elettronica a Cliente Estero (Privato o Senza Partita IVA)

In questa guida trovi una spiegazione completa e operativa su come emettere correttamente una fattura elettronica a un cliente estero, anche quando si tratta di un privato o di un soggetto senza partita IVA. Il contenuto chiarisce quando applicare l’IVA, quando l’operazione è fuori campo o non imponibile, quale codice destinatario utilizzare per l’invio tramite SdI e come compilare correttamente i principali campi del file XML. Sono inclusi esempi pratici UE ed extra UE, il caso specifico della Svizzera, indicazioni sulle diciture da inserire in fattura e sugli errori da evitare per ridurre il rischio di scarti e sanzioni.

Come fare una Fattura Elettronica a Cliente Estero (Privato o Senza Partita IVA)

Quando serve emettere fattura elettronica verso l’estero

La fattura elettronica verso clienti esteri si gestisce ogni volta che fatturi a un soggetto non residente in Italia, sia UE sia extra UE, indipendentemente dal fatto che sia un’impresa o un privato senza partita IVA. In questi casi, oltre ai dati anagrafici, è fondamentale impostare correttamente territorialità IVA, Natura e riferimento normativo, perché è qui che si concentrano gli errori più frequenti.

Codice destinatario per clienti esteri e invio della copia di cortesia

Per le controparti estere (UE ed extra UE), anche se si tratta di un privato, il codice destinatario da utilizzare per la trasmissione tramite SdI è:

XXXXXXX (sette X)

La fattura transita nello SdI per gli adempimenti fiscali italiani, ma il cliente estero non riceve l’XML. Per questo è buona pratica inviare sempre anche una copia di cortesia (PDF) via email o con il canale concordato.

Vuoi evitare errori su IVA, codice destinatario e campi XML?

Con Software Semplice la fatturazione verso clienti esteri è guidata: il sistema ti aiuta a compilare correttamente Natura, diciture e dati anagrafici, riducendo scarti e rettifiche.

Vedi prezzi e piani Confronta soluzioni

Emissione fattura a cliente estero privato: come capire se applicare l’IVA

Quando il cliente estero è un privato, la domanda più comune è se l’IVA vada applicata oppure no. La risposta dipende dalla territorialità (dove l’operazione è rilevante ai fini IVA) e dal tipo di operazione: beni o servizi, UE o extra UE. Se sbagli la territorialità IVA rischi di applicare IVA non dovuta o di ometterla quando invece è dovuta, con conseguenti rettifiche e possibili sanzioni.

 

Riepilogo operativo: UE, extra UE, privati e aziende

Cliente Trattamento IVA (in sintesi) Codice destinatario Note pratiche
 Privato UE Spesso IVA italiana; per vendite a distanza B2C può rilevare l’OSS in base alle soglie previste XXXXXXX Invia copia di cortesia al cliente (PDF)
 Privato extra UE Spesso fuori campo/non imponibile, secondo la territorialità dell’operazione XXXXXXX Indica Natura e riferimento normativo coerenti
 Azienda UE (P.IVA) Spesso non imponibile / reverse charge secondo il caso (beni/servizi) XXXXXXX Verifica dati fiscali e coerenza delle diciture
 Azienda extra UE Spesso fuori campo/non imponibile; serve motivazione e documenti a supporto XXXXXXX Conserva contratti/prove per giustificare il trattamento IVA

 

Codici TD per operazioni estere (TD01, TD17, TD18, TD19)

Nel campo TipoDocumento si utilizzano codici diversi in base alla natura dell’operazione. In sintesi:

  • TD01 – fattura ordinaria;
  • TD17 – acquisti di servizi da soggetti esteri;
  • TD18 – acquisti di beni intracomunitari;
  • TD19 – acquisti di beni ex art. 17 c.2 DPR 633/72.

Per esempi e casi pratici, vedi anche la guida sull’autofattura elettronica TD17 TD18 TD19.

Come compilare i dati anagrafici nel file XML (cliente estero senza partita IVA)

Se il cliente è un privato estero o comunque un soggetto senza partita IVA, puoi intestare correttamente la fattura compilando i campi identificativi. In particolare:

  • Nome e cognome / denominazione;
  • Paese estero nel campo IdPaese;
  • Indirizzo completo; se necessario, CAP valorizzato con 00000;
  • Codice destinatario XXXXXXX;
  • Nel campo IdCodice un identificativo (documento o codice interno) fino a 28 caratteri.

Dopo i dati anagrafici, la parte decisiva è il trattamento IVA: se l’operazione è fuori campo o non imponibile, inserisci Natura e motivazione coerenti nella descrizione della fattura, oltre al riferimento normativo adeguato al tuo caso.

Esempio pratico: cliente francese senza partita IVA

  • IdPaese: FR
  • IdCodice: NUMERO_DOCUMENTO
  • CAP: 00000
  • Codice destinatario: XXXXXXX
  • IVA / Natura: in base al caso (IVA dovuta oppure Natura + norma se fuori campo/non imponibile)

La fattura transita nello SdI e al cliente va inviata la copia di cortesia in PDF.

 

Fattura a cliente svizzero privato: esempio e campi principali

La Svizzera è un Paese extra UE e la richiesta “fattura a cliente svizzero privato” è molto frequente. Anche qui il punto è la territorialità: se l’operazione non è territorialmente rilevante in Italia, l’IVA non si applica e bisogna indicare Natura e motivazione coerenti; se invece è rilevante in Italia, va applicata l’IVA italiana.

 

Campo Esempio (cliente CH privato) Nota
 IdPaese CH Coerente con la residenza del cliente
 IdCodice DOCUMENTO_CLIENTE Identificativo fino a 28 caratteri
 Codice destinatario XXXXXXX Usare per controparti estere UE/extra UE
 IVA / Natura In base al caso Se fuori campo/non imponibile, inserisci Natura + norma coerenti
 Copia di cortesia PDF via email Il cliente estero non riceve l’XML da SdI

 

Fac-simile: cosa scrivere in fattura verso l’estero

Molte ricerche chiedono “fattura estera esempio” o “fac simile fattura professionista a cliente estero”. Qui trovi diciture pratiche da adattare al tuo caso, mantenendo coerenza tra trattamento IVA, Natura e riferimento normativo:

  • Copia di cortesia: “Documento trasmesso tramite SdI. Copia di cortesia inviata al cliente estero in formato PDF.”
  • Cliente estero identificato: “Cliente estero identificato con documento n. ____ (IdPaese __).”
  • Fuori campo / non imponibile: “Operazione fuori campo/non imponibile IVA secondo normativa applicabile (indicare norma coerente).”
  • Reverse charge (se applicabile): “Operazione soggetta a reverse charge secondo normativa vigente.”

Fattura estera senza IVA: quando è possibile

Una fattura estera senza IVA è corretta quando l’operazione non è territorialmente rilevante in Italia oppure rientra tra le operazioni non imponibili previste. In questi casi è fondamentale indicare Natura e un riferimento normativo coerente con la tua operazione.

 

Situazione Esempio pratico Regola IVA (in sintesi)
 Cliente UE con P.IVA Consulente italiano fattura a azienda UE Spesso non imponibile / reverse charge (in base al caso)
 Cliente UE privato Professionista italiano fattura a privato UE Spesso IVA italiana; OSS se applicabile
 Cliente extra UE (azienda) Servizio reso a impresa extra UE Spesso fuori campo/non imponibile (in base al caso)
 Cliente extra UE privato Servizio reso a privato extra UE Verifica territorialità; se fuori campo/non imponibile, inserisci Natura + norma coerenti

 

Regime OSS per vendite a privati UE

Il regime OSS (One Stop Shop) semplifica la gestione IVA per chi vende a privati UE: consente di dichiarare e versare l’IVA dovuta nei diversi Paesi UE con una procedura unica. Se effettui vendite a distanza B2C verso consumatori UE, verifica se rientri nelle condizioni e soglie previste, così da applicare l’IVA corretta ed evitare errori.

Operazioni estere e invio dati tramite SdI

Le operazioni con controparti estere vengono comunicate tramite i documenti elettronici trasmessi allo SdI secondo le regole del tracciato e le scadenze previste. Se operi in regime forfettario e vuoi capire come gestire correttamente la fatturazione in questi casi, puoi approfondire nella guida alla fatturazione elettronica per forfettari.

Zone extra-doganali italiane: Livigno e Campione d’Italia

Livigno e Campione d’Italia hanno regole particolari ai fini IVA e, in alcuni casi, le operazioni vengono trattate in modo simile alle fatture estere. Per dettagli e casi pratici vedi anche l’articolo dedicato alla fatturazione elettronica verso Livigno e Campione d'Italia.

Errori comuni nella fatturazione estera

  • Codice destinatario errato (diverso da “XXXXXXX” per controparti estere);
  • Natura o riferimento normativo mancanti o non coerenti con la territorialità;
  • IdPaese o IdCodice non coerenti con i dati del cliente;
  • Copia di cortesia non inviata al cliente estero.

Se stai valutando anche costi e alternative, puoi confrontare le soluzioni nella guida alla fatturazione elettronica economica.

 

FAQ sulla fattura elettronica a cliente estero


 

Posso emettere fattura a cliente estero senza partita IVA?

Sì. Puoi emettere fattura anche a un privato estero o a un soggetto senza partita IVA: compila i dati anagrafici, indica IdPaese e un IdCodice identificativo (ad esempio un documento), usa XXXXXXX come codice destinatario e verifica la territorialità IVA per applicare l’IVA corretta oppure indicare Natura e riferimento normativo quando l’operazione è fuori campo o non imponibile.

Qual è il codice destinatario per clienti esteri (UE ed extra UE)?

Per controparti estere, UE ed extra UE, anche se si tratta di un privato, il codice destinatario da usare per l’invio tramite SdI è “XXXXXXX” (sette X). Il cliente estero non riceve l’XML tramite SdI: invia anche una copia di cortesia (PDF).

Il cliente estero riceve la fattura elettronica tramite SdI?

No. La fattura transita nello SdI per gli adempimenti fiscali italiani, ma il cliente estero non la riceve in formato XML. È opportuno inviare al cliente una copia di cortesia in PDF.

Quando una fattura estera può essere senza IVA?

Quando l’operazione non è territorialmente rilevante in Italia oppure rientra tra le operazioni non imponibili previste. In questi casi è fondamentale indicare Natura e riferimento normativo coerenti con la tua operazione.

Cosa succede se sbaglio la territorialità IVA?

Rischi di applicare IVA non dovuta o di ometterla quando invece è dovuta, con possibili rettifiche e sanzioni. Prima di emettere la fattura verifica la territorialità e inserisci Natura e norma coerenti.

Quali codici TD si usano con l’estero (TD01, TD17, TD18, TD19)?

Dipende dall’operazione: TD01 per fattura ordinaria; TD17 per acquisti di servizi da estero; TD18 per acquisti intracomunitari di beni; TD19 per casi ex art. 17 c.2 DPR 633/72. Per approfondire, consulta la guida sull’ autofattura elettronica TD17 TD18 TD19.

Conclusione

La fatturazione elettronica verso clienti esteri richiede attenzione a territorialità IVA, Natura, riferimento normativo e corretta compilazione dell’XML. Per controparti estere il codice destinatario è XXXXXXX e il cliente riceve la copia di cortesia, non l’XML via SdI. Con Software Semplice puoi gestire i casi UE/extra UE in modo più rapido e ridurre gli errori.

Se sei un professionista, Software Semplice è anche un gestionale per professionisti per semplificare la tua fatturazione: meno errori, più controllo.