Come fare una Fattura Elettronica a Cliente Estero (Privato o Senza Partita IVA)

Come fare una Fattura Elettronica a Cliente Estero (Privato o Senza Partita IVA)

Fare una fattura elettronica a un cliente estero può sembrare complicato, soprattutto se si tratta di un privato o di un soggetto senza partita IVA. In questa guida aggiornata, scopri cosa cambia tra clienti UE ed extra-UE, quali codici IVA usare, e come inviare correttamente la fattura elettronica tramite SDI senza errori.

 

Emissione fattura a cliente estero privato

Se il tuo cliente è un privato estero, la regola d’oro è capire dove si considera “territorialmente” la prestazione.

  • Cliente UE? Come indicato di seguito quando le vendite a distanza verso consumatori privati in altri Paesi UE superano la soglia annuale di 10.000 euro ladesione al regime OSS è obbligatoria.
  • Cliente Extra-UE? Potresti dover emettere una fattura estera senza IVA.

 

Di seguito una tabella riassuntiva delle regole IVA e operazioni da seguire:

 

Tipo cliente estero Regole IVA Codice Destinatario Note principali
Cliente UE privato IVA italiana fino a 10.000 €/anno, poi OSS XXXXXXX Verifica la soglia vendite a distanza e registrati al regime OSS se superata.
Cliente UE con P.IVA Operazione non imponibile art. 7-ter o 41 DL 331/93 XXXXXXX Fattura con inversione contabile (“reverse charge”) e obbligo di identificazione VIES.
Cliente extra-UE (es. USA, Svizzera) Fuori campo IVA o non imponibile art. 8–9 DPR 633/72 XXXXXXX Servizi o esportazioni possono essere non imponibili; conserva la prova doganale o contrattuale.

Verifica sempre i dati anagrafici completi: anche senza partita IVA puoi intestare correttamente la fattura.

 

Emissione fattura a cliente estero senza partita IVA

Un cliente estero senza partita IVA? Niente panico!
Basta inserire:

  • Nome
  • Paese estero ("IdPaese")
  • Indirizzo (nel campo CAP il valore generico 00000)
  • Codice Destinatario: la sequenza di 7 caratteri “XXXXXXX” valida sia per i clienti UE, sia extra UE
  • nel campo Partita IVA (“IdCodice”) un valore alfanumerico identificativo della controparte, fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità.

Poi verifica la territorialità: se l’operazione è fuori campo IVA, inserisci l’articolo corretto (es. art. 7-ter, 8 o 9 DPR 633/72) e motiva perché è non imponibile.

Esempio pratico

Cliente francese senza partita IVA

IdPaese: FR

IdCodice: NUMERO_PASSAPORTO o codice interno (max 28 caratteri)

CAP: 00000

Codice Destinatario: XXXXXXX

Natura operazione: N2.1 (fuori campo IVA – art. 7-ter DPR 633/72)

 

Fattura estera senza IVA: quando è possibile

In alcuni casi è possibile emettere una fattura estera senza applicare l’IVA.

Questo accade quando il cliente non è soggetto passivo in Italia (cioè non ha una partita IVA italiana) e l’operazione non è territorialmente rilevante ai fini IVA secondo l’art. 7-ter del DPR 633/72.

 

Situazione Esempio pratico Regola IVA
Cliente UE con partita IVA Un consulente italiano fattura a un’azienda francese Operazione non imponibile IVA (art. 7-ter DPR 633/72) – indicare “reverse charge” in fattura
Cliente UE senza partita IVA (privato) Un architetto italiano emette fattura a un privato spagnolo Operazione rilevante in Italia – si applica l’IVA italiana
Cliente extra UE (azienda o professionista) Un grafico italiano fattura a un’impresa negli Stati Uniti Operazione non imponibile IVA (art. 7-ter DPR 633/72) – nessuna IVA in fattura
Cliente extra UE privato Un fotografo italiano vende un servizio a un privato negli USA Operazione fuori campo IVA – da inserire in esterometro

 

In sintesi:

  • Servizi a soggetti esteri con partita IVA → fuori campo o non imponibili IVA.
  • Servizi a privati esteri UE → IVA italiana dovuta.
  • Servizi a privati extra UE → fuori campo IVA.

 

Nella descrizione della fattura elettronica verso l’estero, è consigliabile aggiungere:

  • la dicitura IVA corretta (es. “Operazione non imponibile ex art. 7-ter DPR 633/72”);
  • il paese del cliente e, se presente, la partita IVA estera;
  • il codice destinatario “XXXXXXX” o “0000000” per l’invio tramite SDI;
  • la natura dell’operazione nel campo “Natura IVA” (es. N2.1, N2.2 o N3.2 a seconda del caso).

 

Non tutti sanno che…

Non tutti sanno che, dal 1° luglio 2022, con l'abolizione dell'“ex esterometro”, ogni operazione con controparti estere deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate. Il modo più semplice (e consigliato) è emettere la fattura elettronica in formato XML e spedirla al Sistema di Interscambio (SdI).

Dal 2024 anche i forfettari devono inviare le fatture elettroniche per operazioni estere via SDI. Ricorda che l’invio deve avvenire entro i termini ordinari (12 giorni dall’operazione o mese successivo in caso di riepilogo).

 

Regime IVA OSS e soglia annuale

Molti credono che per i clienti UE privati non serva fare nulla: invece devi monitorare la soglia vendite a distanza e verificare se devi registrarti al regime OSS! L'UE ha introdotto il regime Iva OSS (One Stop Shop) per la vendita di beni e servizi ai consumatori finali, che permette di registrarsi, dichiarare e pagare trimestralmente l'Iva dovuta in un solo stato membro, anziché doverlo fare in ogni Paese in cui hai clienti. L'adesione al regime OSS è obbligatoria quando le vendite a distanza verso consumatori privati in altri Paesi UE superano la soglia annuale di 10.000 euro.

 

Fattura estera e zone extra-doganali: Livigno e Campione d’Italia

Anche in Italia ci sono zone considerate extra-doganali, come Livigno e Campione d’Italia. Quando vendi beni o servizi verso questi territori, la fatturazione può seguire regole simili a una fattura estera:

  • Livigno è fuori dal territorio doganale dell’Unione Europea, quindi le cessioni possono essere considerate esportazioni.
  • Campione d’Italia, pur essendo un comune italiano, ha regimi particolari anche per l’IVA.

In pratica, chi vende verso Livigno o Campione d’Italia spesso emette una fattura non imponibile IVA con riferimento normativo appropriato (art. 8 DPR 633/72 per esportazioni).
Controlla sempre se serve prova di trasporto o documentazione doganale per giustificare l’operazione. Per maggiori informazioni leggi l'articolo dedicato a Livigno e Campione d'italia.

 

Errori comuni nella fatturazione estera

  • Inserire codice destinatario errato (non “XXXXXXX”)
  • Omettere l’indicazione “fuori campo IVA”
  • Usare un IdPaese o IdCodice non coerente
  • Non specificare il corretto articolo DPR 633/72

Usa un gestionale aggiornato come Software Semplice per generare automaticamente i campi corretti.

 

FAQ utili su fatture estere

 

Posso fare una fattura elettronica a cliente estero senza partita IVA?

Sì! Ma inserisci tutti i dati anagrafici disponibili e indica la motivazione di non imponibilità IVA se previsto.

 

Serve sempre l’esterometro?

No, l'esterometro nel senso originario (comunicazione trimestrale ad hoc) è stato abolito il 1° luglio 2022: ora si utilizza il formato XML standard della fatturazione elettronica anche per tutte le operazioni transfrontaliere.

 

Cosa succede se sbaglio la territorialità IVA?

Potresti pagare IVA non dovuta o – peggio – subire sanzioni. Meglio un gestionale aggiornato che ti aiuti a inquadrare i casi UE / Extra-UE.

 

Qual è il codice destinatario per un cliente estero?

Si usa “XXXXXXX”. I clienti esteri non hanno codice SDI.

 

Fattura per estero: conclusioni

Fatturare verso l’estero non è complicato se sai come farlo: controlla i dati del cliente, applica le regole di territorialità e conserva tutto in regola.
Con Software Semplice puoi gestire emissione, conservazione e invio delle tue fatture elettroniche estere in un click.
Meno stress, più export.