Dal 1° luglio 2022 i contribuenti in regime forfettario, con compensi superiori a euro 25.000, sono tenuti all’emissione della fattura elettronica quindi all’emissione di un documento in formato XML e all’invio tramite il Sistema di Interscambio (SdI). Quest’ultimo si occupa di verificare che i dati obbligatori fiscali siano corretti ed esistenti e di consegnare la fattura al destinatario, fornendo poi una ricevuta di recapito.
Sono tenuti ad adoperare la fatturazione elettronica categorie come gli artigiani (elettricisti, idraulici, falegnami, orafi, etc.) e i liberi professionisti che lavorano nel settore edile e operano in regime forfettario.
Fatturazione elettronica: cosa comporta
I forfettari che dal 1° luglio rientrano nell’obbligo sono tenuti a
- Emettere fattura elettronica B2B e verso la PA
- Inviare il file XML tramite SdI
- Utilizzare un software per la fatturazione elettronica o il servizio Fatture e Corrispettivi presente nel portale di Agenzia delle Entrate
- Inviare la fattura elettronicamente entro il termine di 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione
- Ricevere fatture elettroniche dai propri fornitori
Artigiani nel settore edile e fatturazione elettronica
Per gli artigiani che operano nel settore edile (elettricisti, idraulici, etc.), prima di emettere la fattura, è importante considerare:
- verso chi si emette la fattura
- la tipologia di prestazione che deve essere fatturata
- se la prestazione da fatturare si qualifica o meno come relativa ai beni immobili.
A seconda della tipologia di cliente l’artigiano si troverà quindi ad emettere la fattura in maniera differente. Ad esempio se il cliente è un privato emetterà la fattura con IVA, se è un ente pubblico applicherà il regime dello split payment, etc.
Importante: rivolgersi al commercialista per informazioni e specifiche fiscali.
Liberi professionisti nel settore edile e fatturazione elettronica
Per i professionisti operanti nel settore edile, laddove le prestazioni si qualificano come relative a beni immobili, ai fini IVA è importante il luogo nel quale si trova l’immobile (art. 7-quater, D.P.R. n. 633/1972).
Esempi di prestazioni di servizi relative a beni immobili, che scontano IVA in Italia se gli immobili sono situati in Italia, sono ad esempio l’elaborazione di planimetrie per un fabbricato, la valutazione di beni immobili, servizi legali per il trasferimento della proprietà di beni immobili o di diritti, etc.
Se le prestazioni sono rese da liberi professionisti italiani in relazione a immobili situati in altri Paesi UE, è necessario fatturare le prestazioni applicando l’IVA dello Stato dell’immobile.
Allo stesso modo se il professionista è estero (UE o extra -UE) e rende le prestazioni per immobili siti in Italia, le stesse scontano IVA nel territorio dello Stato italiano.
Per casistiche particolati e maggiori informazioni rivolgersi al commercialista.
A decorrere dal 1° gennaio 2024 l’obbligo della fattura elettronica riguarderà tutti i contribuenti.
Se sei un artigiano o un libero professionista in regime forfettario e sei tenuto ad emettere fattura elettronica ma non hai ancora trovato un software per la fatturazione, Software Semplice può fare al caso tuo!