Documento di Trasporto (DDT): guida completa alla bolla di trasporto
DDT cos'è e a cosa serve
Il documento di trasporto (DDT), anche conosciuto come bolla di trasporto, è un documento che accompagna la merce durante il trasporto e certifica il trasferimento della stessa da un mittente a un destinatario.
Serve principalmente per:
- Dimostrare l’avvenuta spedizione
- Definire le condizioni di consegna
- Tracciare il passaggio di proprietà della merce in viaggio
È un documento fondamentale sia a fini logistici che fiscali, in quanto consente di differire l’emissione della fattura, secondo quanto previsto dalla normativa italiana.
Documento di trasporto obbligatorio: quando va emesso
Il DDT non è sempre obbligatorio, ma lo diventa in alcuni casi specifici:
- Quando la merce viene trasportata da un luogo a un altro, anche senza vendita immediata
- In caso di conto visione, conto lavorazione, comodato o reso
- Per trasferimenti tra sedi aziendali o magazzini diversi
- Quando si vuole emettere la fattura in un secondo momento (fattura differita)
In assenza del documento di trasporto, non è possibile giustificare il transito della merce in modo corretto, con il rischio di sanzioni.
Quando non è obbligatorio il DDT
Il documento di trasporto non è obbligatorio in tutti i casi di movimentazione di merci. Ecco alcune situazioni in cui il DDT può non essere necessario:
- Quando la merce non viene fisicamente trasportata, ad esempio in caso di servizi digitali o prestazioni professionali.
- Se la merce viene consegnata direttamente con la fattura accompagnatoria, che sostituisce il DDT (pratica meno comune oggi).
- In caso di trasporto interno non rilevante ai fini fiscali, come piccoli spostamenti di beni all’interno dello stesso stabile o deposito.
- Quando si tratta di movimentazione personale e occasionale, come il trasporto non commerciale tra privati, purché non si configuri una cessione di beni.
Tuttavia, anche se non obbligatorio per legge, emettere un DDT può essere comunque consigliato per tracciare le operazioni aziendali e tutelarsi da eventuali controlli fiscali.
Quali dati deve contenere un DDT
Un DDT valido deve contenere obbligatoriamente i seguenti elementi:
- Data di emissione
- Numero progressivo
- Dati di mittente e destinatario
- Descrizione dettagliata dei beni trasportati
- Quantità
- Causale del trasporto (es. vendita, conto visione, reso)
- Luogo di partenza e destinazione
- Informazioni sul trasporto (es. vettore)
Sebbene non sia obbligatorio firmarlo, è consigliato farlo per certificare la consegna e tutelare entrambe le parti.
DDT e passaggio di proprietà della merce in viaggio
Il passaggio di proprietà della merce non sempre coincide con la consegna fisica. Il DDT stabilisce quando e dove avviene il trasferimento del possesso e quindi la responsabilità sulla merce.
Questo è importante in caso di danni o smarrimenti durante il trasporto: chi ha la proprietà in quel momento risponde legalmente.
Differenza tra DDT e fattura
Mentre la fattura è un documento fiscale che rappresenta una vendita avvenuta, il DDT è un documento di accompagnamento che può essere emesso prima della vendita, per poi essere seguito da una fattura differita.
Questo consente alle aziende di semplificare la contabilità e raggruppare più consegne in un’unica fattura.
FAQ - Domande frequenti sul DDT
Cos’è il DDT e a cosa serve?
È un documento che accompagna la merce e attesta la spedizione, utile per la logistica e per emettere fatture differite.
Quando è obbligatorio emettere un DDT?
Quando la merce viaggia, anche in assenza di vendita, o si desidera posticipare la fatturazione.
Il DDT sostituisce la fattura?
No, ma può precederla. Serve come base per la fattura differita.
Il DDT deve essere firmato?
Non è obbligatorio, ma la firma può tutelare in caso di contestazioni.